lunedì 14 marzo 2011

MADAME CURIE























Nata a Varsavia, figlia di Wladyslaw Skłodowski (1832-1902) e di Bronislawa Boguska (1834-1879); in Polonia, iniziò gli studi con il padre, da autodidatta, proseguendoli poi a Varsavia ed infine all'Università della Sorbona di Parigi, laureandosi in chimica e fisica. Maria fu la prima donna ad insegnare nell'università parigina. Alla Sorbona incontrò un altro docente, Pierre Curie che poi sposò.

Insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, Maria Sklodowska-Curie ricevette - prima donna della storia - il premio Nobel per la fisica nel 1903:

« in riconoscimento dei servizi straordinari che essi hanno reso nella loro ricerca sui fenomeni radioattivi  »


Otto anni dopo, nel 1911, fu insignita di un altro premio Nobel, questa volta per la chimica:

« in riconoscimento dei suoi servizi all'avanzamento della chimica tramite la scoperta del radio e del polonio, dall'isolamento del radio e dallo studio della natura e dei componenti di questo notevole elemento. »


La vita e alcune applicazioni delle sue scoperte

La vita di Maria Sklodowska-Curie fu dedicata all'isolamento ed alla concentrazione del radio e del polonio, presenti in piccolissime quantità nella pechblenda proveniente da Jáchymov. Si tratta di un minerale radioattivo, ed è una delle principali fonti naturali di uranio.
I coniugi Curie-Skłodowska notarono che alcuni campioni erano più radioattivi di quanto lo sarebbero stati se costituiti di uranio puro; ciò implicava che nella pechblenda fossero presenti altri elementi. Decisero così di esaminare tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, ad isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al tellurio che fu chiamato polonio. Il resoconto di tale lavoro, unitamente a quello immediatamente successivo che portò alla scoperta dell'ancor più radioattivo radio, divenne la tesi di dottorato di Maria Skłodowska.
Con una mossa insolita, la Sklodowska-Curie intenzionalmente non depositò il brevetto internazionale per il processo di isolamento del radio, preferendo lasciarlo libero affinché la comunità scientifica potesse effettuare ricerche in questo campo senza ostacoli, in maniera tale da favorire il progresso in questo settore scientifico.
Maria Sklodowska-Curie fu la prima persona a vincere o condividere due premi Nobel. Oltre a lei soltanto un'altra persona sino ad ora, ha ricevuto due premi Nobel in due campi differenti: Linus Pauling. Altri ne hanno ricevuti due nello stesso settore: John Bardeen (entrambi in fisica) e Frederick Sanger (entrambi in chimica).
Durante la prima guerra mondiale, Maria Sklodowska-Curie sostenne l'uso delle unità mobili di radiografia1921 effettuò un viaggio negli Stati Uniti per raccogliere i fondi monetari necessari a continuare le ricerche sul radio; ovunque fu accolta in modo trionfale. come mezzo di diagnosi per i soldati feriti. Nel
Nel 1909 fondò a Parigi l'Institut du radium, oggi noto come Istituto Curie e, nel 1932, un altro analogo istituto a Varsavia, anch'esso successivamente rinominato Istituto Curie.
Negli ultimi anni della sua vita, fu colpita da una grave forma di anemia aplastica, malattia quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni di cui, all'epoca, si ignorava la pericolosità. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di Passy (Alta Savoia), nel 1934. Ancora oggi tutti i suoi appunti di laboratorio successivi al 1890, persino i suoi ricettari di cucina, sono considerati pericolosi a causa del loro contatto con sostanze radioattive. Sono conservati in apposite scatole piombate e chiunque voglia consultarli deve indossare abiti di protezione.[1]
La figlia maggiore, Irène Joliot-Curie, vinse anch'essa un premio Nobel per la chimica (insieme al marito Frédéric Joliot-Curie) nel 1935, l'anno successivo la morte della madre.
La secondogenita, Eve Denise Curie, scrittrice, fu tra l'altro, consigliere speciale del Segretariato delle Nazioni Unite e ambasciatrice dell'UNICEF in Grecia.

Assieme al marito Pierre Curie ricevette la Medaglia Davy nel 1903 e la Medaglia Matteucci nel 1904.[2]
Il 20 aprile 1995 le sue spoglie (insieme a quelle del marito Pierre) sono state trasferite dal cimitero di Sceaux, al Pantheon di Parigi. È stata la prima donna della storia ad avere ricevuto questo onore (per meriti propri). Per il timore di contaminazioni radioattive, la sua bara è stata avvolta in una camicia di piombo.
Una moneta da 100 franchi francesi ed una banconota da 20.000 złoty polacchi che la raffigurano furono emesse negli anni novanta.
Ai coniugi Curie è stato dedicato un asteroide, il 7000 Curie, ed un minerale di uranio: la curite. A Maria-Sklodowska è stato dedicato un altro minerale di uranio: la sklodowskite oltre all'unità di misura della radioattività: il curie.
Il gruppo pioniere della musica elettronica Kraftwerk cita madame Curie proprio nel famoso brano Radioactivity che da il titolo all'intero album del gruppo tedesco.



 finalmente ha ricevuto il giusto riconoscimento, per anni ho sempre studiato e sentito dire : i coniugi CURIE
adesso è lei la scienziata: MADAME CURIE. 




10 commenti:

  1. Un altra donna famosa della nostra storia.Per inserire i tuoi post su Facebbook ,puoi usare anche i pulsanti di condivisione.Se invece vuoi creare una pagina fan dedicata al blog,ti lascio alcuni indirizzi per spiegazioni:
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    Se ci sono punti controversi,mi farai sapere.Saluti a presto

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  2. E' stata veramente una grande e modesta donna.

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  3. grazie cavaliere, ci proverò........e ti farò sapere......
    buon pomeriggio.......

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  4. hai ragione, anonimo, una grande e modesta donna....
    buon pomeriggio

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  5. quel gatto certosino assomiglia tanto a Yoda.Ciao Buonanotte.

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  6. ciao, fulvy, e sì, è un gran bel gatto.....

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  7. Passo ad augurarti un buon inizio di settimana.Saluti a presto

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  8. Ciao Stella grazie per questo post, non conoscevo la storia :D

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  9. grazie cavaliere,
    purtroppo, mi sono successe alcune cose abbastanza negative.
    comunque sto riprendendomi e piano piano riacquisto il piacere di scrivere.
    ritornare alla normalità, dopo certi eventi, è un pò dura, ma bisogna farlo.
    felice settimana pure a te.

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  10. grazie galatea, questa è una bellissima storia di vita.

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